UMANESIMO 5.0
I SISTEMI
ORGANIZZATIVI
AZIENDALI
CONSULTANT BOOK
UMANESIMO 5.0
AI ACT:
NOSTRA RESPONSABILITÀ
RE-infodemia
dell’ECOSISTEMA DIGITALE
UMANESIMO 5.0
TUTTO È CONNESSO!!
Tutti i diritti riservati. Il contenuto è di proprietà esclusiva ed è vietata qualsiasi forma di utilizzo, riproduzione, distribuzione o
modifica, totale o parziale, senza il preventivo consenso scritto.
I singoli articoli sono disponibili sul sito www.tandc.it.
N.6
Anno I
Giugno
2025
TandC
CASO STUDIO
CREDITO ALLE PMI: UNA
CORSA A OSTACOLI
ERP DEMATERIAL
ECOSISTEMA DIGITALE
IL VALORE DELLE CONNESSIONI
UMANESIMO 5.0
ERP Dematerial è una piattaforma progettata per ottimizzare i flussi di lavoro attraverso un vero
e proprio ecosistema digitale. Il nostro obiettivo è quello di facilitare la collaborazione e le con
nessioni tra professionisti attraverso il supporto nella gestione di documenti, pratiche e progetti.
All’interno della piattaforma, vengono utilizzati modelli e prodotti informatici che integrano l’uti
lizzo di tecnologie all’avanguardia come l’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning, alle quali
viene affiancato l’intelletto umano e la sua capacità di analizzare i dati e di trasformarli in soluzio
ni concrete e applicabili.
Ogni componente di questo sistema lavora in modo sinergico per permettere alle aziende di otti
mizzare i propri processi e di diventare più efficienti e competitive. Infatti, la forza dell’ecosistema
digitale si trova proprio nell’unione tra intelletto umano e innovazione tecnologica, due fattori che
si incontrano per dare forma al futuro, ponendosi non come elementi opposti ma complementari.
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NELL’ECOSISTEMA DIGITALE, ESPLORA COME
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RE-INFODEMIA
“L’ECOSISTEMA DIGITALE”:
NORMALIZZARE E INTEGRARE I SERVIZI
Il vero valore di “appartenere” e utilizzare
un ECOSISTEMA DIGITALE è quello di po
ter accedere con facilità di comprensione
a strumenti e conoscenze essenziali per
prendere decisioni informate e consapevo
li. Per fare in modo che questo avvenga i
servizi devono avere un linguaggio chiaro
e un formato facilmente digeribile per ren
dere comprensibili i vari servizi a una uten
za sempre molto più ampia. Il galoppante e
multiforme sviluppo tecnologico sta produ
cendo consistenti impatti su diversi settori
e mercati in relazione alle modalità di pre
stazione dei servizi.
In un ECOSISTEMA DIGITALE, l’approc
cio orientato ai rischi è ben motivato dalle
analisi effettuate sui servizi di riferimento,
mantenendo un approccio umanistico ri
spetto all’uso della tecnologia spinta, che
eviti l’ingerenza sulla prestazione del ser
vizio, limitandosi per lo più, all’automazione
dei processi e delle procedure propedeuti
che e/o accessorie alla prestazione del ser
vizio stesso favorendo report essenziali alla
corretta analisi rispetto al profilo che ha ge
nerato la richiesta.
Un elemento di estrema attualità riguarda
l’educazione finanziaria, che è un tema che
dovrebbe essere al centro dell’attenzione di
tutti noi. Viviamo in un mondo in cui le dina
miche economiche influenzano ogni aspetto
della nostra vita, dal benessere personale
alla stabilità delle nostre comunità. Eppu
re, nonostante la sua importanza cruciale,
l’educazione finanziaria è spesso un privile
gio piuttosto che un diritto. Molti non hanno
accesso alle informazioni e alle competen
ze necessarie per navigare nel complicato
mondo della finanza.
Fondamentale è focalizzare lo sviluppo de
gli strumenti e della tecnologia per ripro
durre un linguaggio che permetta a tutti di
ottenere informazioni corrette nell’ottica di
ridurre le carenze culturali e permettere
una multidisciplinarità nell’elaborazione
delle richieste rispetto a una esigenza rea
le e personale.
Diventa così necessario rilevare la tenden
za dei mercati nel monitorare attivamente i
trend al fine di individuare i rischi, i cui criteri
di classificazione si sono evoluti e continuano
ad evolversievitando così di innescare effetti
di ricaduta in diverse aree di business.
La garanzia che si offre è quella di trovare
un adeguato e sempre più ampio programma
normativo, in materia ed uso sugli strumenti
tecnologici, quali ad esempio l’AI, garantendo
elevatissimi standard di scoring sull’utilizzo
di algoritmi, che permettano, all’utenza, una
lettura dei dati, inerenti alla prestazione dei
servizi implementati, molto semplice, ricer
cando un bilanciamento tra innovazione e
sicurezza in cui la cui chiave di lettura sia
basata su principi di neutralità tecnologica e
proporzionalità.
Tutto ciò è possibile raggiungerlo attraver
so un principio collaborativo che faciliti una
migliore comprensione delle aspettative
e contribuisca a sviluppare e bilanciare la
necessità di una corretta applicazione delle
conformità normative con il concetto di inno
vazione e rimanere competitivi nel dinamico
panorama dell’erogazione dei servizi.
La naturale evoluzione dei processi conte
nuti nel nostro ecosistema digitale va nella
direzione della tecnologia quantistica come
elemento di miglioramento dei processi le
gati alla meccanica, al calcolo, alla comuni
cazione ed alla sensoristica che ci aiutino a
sviluppare il potenziale di diversi settori, tra
cui la finanza, la sicurezza informatica e l’ela
borazione dei dati.
SEMPRE AVANTI…
Questo è il potere delle persone.
ANGELO MURACA
CEO e Founder
di Tecnologie e Consulenze SRLS
Consulente finanziario
Docente e formatore in ambito
dematerializzazione cartacea e firma digitale
Membro CTS della FIS
con delega alla finanza
COPERTINA
AI ACT: NOSTRA RESPONSABILITÀ
di Giuseppina Melino, Cosmica Digital Marketing
HOW-TO?
come ottenere credito per la tua impresa in un
mercato difficile?
IL PESO DELLE SCELTE
di Sandro Rosiglioni, RH plus
LA FORZA DELL’IMPEGNO SUL LAVORO
di Maria Luisa Trinca, Biologa e Counselor relazionale
ADATTAMENTO: LA LEGGE DELL’INTELLIGENZA
di Barbara Lattanzie e Vittorio Balbi
I SISTEMI ORGANIZZATIVI AZIENDALI
di Alessia Costarelli, Service&Design srl
IL CORAGGIO DELL’IRRESPONSABILITÀ
di Andrea Pietrangeli, Scrittore, musicista, creativo
CREDITI ALLE PMI: UNA CORSA A OSTACOLI
TandC, Consulente specializzato in gestione del
sovraindebitamento
INDICE
TUTTO È CONNESSO!!
di Alessia Costarelli, Service&Design srl
CASO STUDIO
CASO STUDIO
ECOSISTEMA DIGITALE
ECOSISTEMA DIGITALE
CONSULTANT BOOK
DELL’ECOSISTEMA DIGITALE
Anno I - N.6
Edizione Giugno 2025
RE-infodemia
UMANESIMO 5.0
UMANESIMO 5.0
IL
IL
IL
Tutto è connesso!!
Il titolo trae in inganno,
non sto parlando di con
nessione internet, questo
articolo vuole portare l’at
tenzione di chi legge su
un altro significato, per
un attimo dimentichiamo
mail, social, comunicazio
ni e proviamo a portare la
nostra attenzione al nostro
corpo, alla sua complessità
composta da organi, tes
suti, cellule, elettroni, in
È ciò che ci fa percepire il
bene e il male in base ai va
lori e alle regole della fami
glia in cui siamo cresciuti. La
coscienza collettiva si espan
de al gruppo di appartenenza
e sostiene l’armonia e la coe
sione fra i suoi membri. Infi
ne, la coscienza universale, o
spirituale, si basa su un amo
re infinito che lega tutti gli
esseri viventi: emerge quan
do ci prendiamo cura degli
altri ed è connessa alle virtù
e alle qualità dell’anima.
Tutto è in relazione. Il nostro
corpo è un sistema integrato di
apparati in relazione tra loro,
che a sua volta è in relazione
con i sistemi in cui vive: fami
glia, amicizie, contesti professio
nali. Questi, a loro volta, appar
tengono a reti sociali più ampie.
Esistono tre livelli principali di
coscienza che ci influenzano,
consapevolmente o meno: per
sonale, collettiva, universale.
La coscienza personale è
quella forza interiore che ci
accompagna fin dall’infanzia.
GIUGNO 2025
ARTICOLO ON LINE
L’ECOSISTEMA
DIGITALE
TORNA ALL’INDICE
Alessia
Costarelli
Ceo e Founder di ACK
Service&Design srl
Nata a Foligno il 1° settem
bre 1984, inizio a studiare
danza a sei anni, disciplina
che mi accompagna ben
oltre il conseguimento di
due lauree in Architettura,
culminate in una tesi speri
mentale a Dakar. La curio
sità per il legame tra luogo,
persone, comportamenti ed
emozioni mi ha spinto a fon
dare ACK Service & Design,
una start-up innovativa che
promuove nuovi modelli
culturali aziendali per mi
gliorare la qualità della vita.
Membro del Comitato Tecnico
Scientifico della Federazione
Innovazione e Sostenibiltà (FIS)
®
cui ogni parte dialoga costantemente con tutto il sistema corpo
fisico, ma questo corpo è inserito in diversi campi di coscienza,
ossia l’insieme di ciò che è presente alla nostra consapevolezza,
incluse percezioni, pensieri, emozioni e ricordi, in relazione alla
realtà esterna e interna da cui dipende la qualità della vita.
Nel 1966 l’antropologo Tul
lio Sepilli definiva la salute
come uno stato di armoni
co equilibrio, fisico e psichi
co, dell’individuo integrato
in modo dinamico nel suo
contesto naturale e sociale.
La definizione dell’OMS del
2011 aggiunge che la salute
è la capacità di adattamento
e di autogestione di fronte
alle sfide fisiche, sociali ed
emotive.
Questi concetti costituiscono
la cornice culturale del me
Il corpo risponde anche ai
luoghi. Ogni spazio possiede
un campo magnetico o elet
tromagnetico e assume un
significato simbolico e socia
le. Un ospedale, ad esempio,
viene istintivamente associa
to alla malattia più che alla
guarigione. Così, pensieri,
Il corpo fisico è composto da diversi tipi di cellule che forma
no tessuti e organi. Le cellule, unità di base della vita, sono
formate da molecole organiche. Nel nucleo risiede il DNA, che
contiene tutte le istruzioni per vivere, agire, ripararsi. Ma non
solo: conserva anche la memoria della vita embrionale. A li
vello molecolare, questa memoria è regolata da piccoli grup
pi chimici – i gruppi metile – che si legano al DNA e agiscono
come “etichette” capaci di attivare o disattivare specifici geni.
Nasce da qui il concetto di memoria cellulare. Il corpo, infatti, re
gistra ricordi in ogni singola cellula, influenzando anche i com
portamenti quotidiani. Tutto ciò che viviamo lascia traccia: dolo
re, paura, esperienze non sono emozioni astratte ma diventano
materia, si depositano nei muscoli, nello scheletro, nel carattere.
Possono divenire energia stagnante, sintomi o patologie.
L’ESSERE UMANO, NEL CENTRO DEL NOSTRO
SGUARDO, È COSTANTEMENTE ATTRAVERSATO
DA QUESTI CAMPI DI COSCIENZA E DALL’INFLUENZA
DELL’AMBIENTE IN CUI VIVE. PENSIERI, EMOZIONI,
ABITUDINI QUOTIDIANE INFLUISCONO IN MODO
DIRETTO SULLA SALUTE, INTESA NEL SENSO
PIÙ AMPIO DEL TERMINE.
todo ACKSD®, pensato per
rilevare le disfunzioni nei si
stemi organizzati (famiglie,
comunità, aziende, città) e
attivare processi di trasfor
mazione culturale, volti all’in
novazione e alla sostenibilità.
Il punto di partenza è consi
derare il corpo come tempio
dell’anima: una struttura vi
vente composta da tessuti
che rispondono alle sollecita
zioni del contesto, delle emo
zioni, delle forme pensiero,
del cibo, del movimento.
emozioni, abitudini alimenta
ri, stile di vita e spazi vissuti
determinano la qualità della
nostra rete interiore.
Per questo è importante,
oggi più che mai, disconnet
tersi per un attimo da inter
net e riconnettersi al proprio
sentire profondo.
UMANESIMO 5.0
TandC
La forza dell’impegno
sul lavoro
In ogni contesto lavorativo, esiste un filo invisibile che unisce le
persone: il senso di responsabilità individuale. Questo elemen
to, spesso dato per scontato, è il vero motore che alimenta sicu
rezza, sostiene efficienza e costruisce l’immagine dell’azienda.
Non si tratta solo di svolgere il proprio compito, ma di farlo con
consapevolezza, sapendo di far parte di un insieme più ampio,
in cui ogni gesto può fare la differenza.
L’efficienza nasce dall’alle
anza tra ruoli. Un lavorato
re consapevole sa che il suo
operato influisce su quello
degli altri, e quindi sull’intero
ciclo produttivo. Quando ogni
figura – dal dirigente all’ad
detto
amministrativo,
dal
tecnico all’operatore – agisce
con responsabilità, l’organiz
zazione diventa fluida, reat
tiva, capace di affrontare gli
imprevisti senza cadere nel
caos. Non servono gesti eroi
ci, ma presenza, competenza
e disponibilità al dialogo.
Un’azienda può disporre di
protocolli, strumenti e for
mazione, ma nulla funziona
davvero senza il contributo
responsabile dei singoli. La
sicurezza è l’ambito in cui
questa verità emerge con
maggiore evidenza. Non è
solo un obbligo normativo: è
una responsabilità condivisa.
Si rinnova ogni giorno nei ge
sti quotidiani, come controlla
re un macchinario, segnalare
un’anomalia, rispettare una
regola anche quando nessu
no osserva.
TORNA ALL’INDICE
ARTICOLO ON LINE
L’ECOSISTEMA
DIGITALE
Trinca
Maria Luisa
Nata a Roma il 14 aprile
1961. Dopo una laurea in
Scienze Biologiche e un di
ploma in counseling con
indirizzo gestaltico rela
zionale, ho scoperto come
la biologia si integri con la
personalità in una visione
olistica dell’individuo. L’epi
genetica e le neuroscienze
hanno unito le mie passioni.
Il legame tra corpo e mente
è legato alla percezione alla
consapevolezza del sé, fino
alla valutazione delle pro
prie risorse e capacità. Oggi
mi occupo di sicurezza sul
lavoro, concentrandomi sui
rischi psicosociali correlati
allo stress.
Membro del Comitato Tecnico
Scientifico della Federazione
Innovazione e Sostenibiltà (FIS)
®
GIUGNO 2025
PROGETTARE GLI SPAZI PER RENDERLI
LEGGIBILI E SICURI
TandC
La responsabilità individua
le è una scintilla. Ma per
diventare fiamma colletti
va, ha bisogno di ossigeno:
relazioni, ascolto, senso di
appartenenza. In un mondo
del lavoro complesso e in
terconnesso, questa forma di
responsabilità diffusa è una
risorsa strategica. Dove cre
In conclusione, la forza dell’impegno per
sonale non si misura solo nei risultati ope
rativi, ma nella coerenza tra ciò che si dice
e ciò che si fa. È la capacità di sentirsi par
te attiva di un progetto comune, dove ogni
ruolo ha dignità e valore. È in questo pas
saggio – dal compito alla responsabilità –
che si gioca la vera qualità del lavoro. E il
UMANESIMO 5.0
Anche l’immagine dell’azienda è costruita dalle persone. Ogni
comportamento, ogni relazione, ogni scelta comunicativa con
tribuisce a definire la reputazione. Lo stile con cui si lavora, il
rispetto dei tempi, dei colleghi, delle regole sono dettagli che
riflettono il grado di responsabilità diffusa. La responsabilità,
quindi, non è solo un dovere morale: è potere, e può trasfor
marsi in valore collettivo. Tuttavia, la responsabilità non nasce
nel vuoto. Le persone si attivano davvero solo se sentono che
ciò che fanno ha senso, valore, riconoscimento.
È QUI CHE ENTRA IN GIOCO L’AZIENDA
COME CONTESTO GENERATIVO.
NON BASTA PRETENDERE IMPEGNO:
BISOGNA ISPIRARLO.
UN’IMPRESA CHE DESIDERA PROMUOVERE RESPONSABILITÀ
DEVE COLTIVARE FIDUCIA, VALORIZZARE I CONTRIBUTI,
OFFRIRE STRUMENTI CONCRETI PER CRESCERE.
sce, aumentano la motivazio
ne, la qualità delle relazioni,
la fidelizzazione dei clienti,
l’attrattività per i talenti. Le
aziende che investo
no in questa direzione
resistono meglio alle
crisi, innovano più fa
cilmente, costruiscono
solidità.
futuro delle organizzazioni che vo
gliono restare vive e rilevanti.
Responsabilità (Oxford Dictionary)
/re·spon·sa·bi·li·tà/
Congruenza con un impegno assunto o con un comportamento, in
quanto importa e sottintende l’accettazione di ogni conseguenza...
“Non gettare sugli altri la tua responsabilità; è questo che ti
mantiene infelice. Assumiti la piena responsabilità. Ricorda
sempre: “Io sono responsabile della mia vita. Nessun altro è
responsabile; pertanto, se sono infelice, devo scrutare nella
mia consapevolezza: qualcosa in me non va, ecco perché creo
infelicità tutt’intorno a me”. (Osho)
La responsabilità personale è un tema fondamentale per la
crescita individuale e collettiva.
ARTICOLO ON LINE
TORNA ALL’INDICE
Barbara Lattanzi
Vittorio Balbi
BARBARA LATTANZI
Sociologa, counselor, rifles
sologa plantare, facilitatore
IMMA e IPHM Mindfulness.
Biocostellatore. Operatore
di Psiche e 5 leggi biologi
che nel campo della psico
somatica.
VITTORIO BALBI
Ingegnere Coach e autore.
Specialista in scienze biosi
stemiche e Biocostellazioni.
Insieme svolgono servizio
delle BioCostellazioni, con
sulenze e formazione azien
dali nel campo del coaching,
counseling, sistemica rela
zionale e Mindfulness in di
verse città d’Italia.
Adattamento: la legge
dell’intelligenza
L’ECOSISTEMA
DIGITALE
Membro del Comitato Tecnico
Scientifico della Federazione
Innovazione e Sostenibiltà (FIS)
®
CONSAPEVOLEZZA DI SÉ E RESPONSABILITÀ
1. Riconoscere le proprie azioni e conseguenze: essere con
sapevoli delle proprie azioni e delle loro conseguenze è
fondamentale per sviluppare la responsabilità personale.
2. Gestire le emozioni: riconoscere il proprio potere nel ge
stire le emozioni e non dare la colpa agli altri per ciò che
proviamo.
3. Conoscere sé stessi: la consapevolezza di sé è alla base
della responsabilità personale, aiuta a comprendere le
proprie forze, debolezze, emozioni e motivazioni.
GIUGNO 2025
“Saper essere, saper fare”
nello sviluppo sia delle com
petenze personali (saper es
sere) sia delle capacità pra
tiche (saper fare) per una
crescita integrale dell’indi
viduo. Il “saper essere” si
riferisce a valori, attitudini
e comportamenti, mentre il
“saper fare” riguarda le abili
tà tecniche e operative. Insie
me, questi due elementi con
tribuiscono alla competenza
globale di una persona, per
mettendole di affrontare con
Si evince da tutto ciò come la responsabilità personale sia un
percorso continuo in cui il nostro essere si sviluppa e amplia le
propria visione della vita, includendo i molteplici aspetti che la
caratterizzano, senza giudizio o colpa ma guardando agli acca
dimenti come ad opportunità per diventare individui sempre più
consapevoli, coerenti ed integri con la nostra missione in questa
dimensione ed avvicinarci sempre più al nostro vero sé.
successo sia le sfide perso
nali che quelle professionali.
Il “saper essere” e il “saper
fare” sono due facce della
stessa medaglia: la crescita
personale e professionale ri
chiede lo sviluppo di entram
be le dimensioni. Un indivi
duo responsabile non solo
possiede le conoscenze e le
abilità necessarie, ma sa an
che come relazionarsi effica
cemente con gli altri e come
adattarsi alle diverse situa
zioni che la vita presenta.
UMANESIMO 5.0
TandC
CONSAPEVOLEZZA DI SÉ E RESPONSABILITÀ
AMBITI DELLA RESPONSABILITÀ PERSONALE
1. Crescita personale: la responsabilità ci aiuta a crescere,
ad imparare dagli errori e adottare atteggiamenti più posi
tivi e produttivi.
2. Miglioramento del benessere mentale ed emotivo: essere
responsabili delle proprie emozioni aiuta a ridurre lo stress
e a migliorare il nostro benessere mentale ed emotivo.
3. Sviluppo di una maggiore consapevolezza di sé: la respon
sabilità ci porta a sviluppare una maggiore consapevolez
za di sé, aiutandoci a riflettere su chi siamo e su come pos
siamo migliorare.
1. Gestione delle proprie azioni: essere responsabili delle
proprie azioni e delle loro conseguenze.
2. Cura delle relazioni interpersonali: essere consapevoli
dell’impatto delle proprie azioni sugli altri e gestire le rela
zioni interpersonali in modo responsabile.
Il coraggio
dell’irresponsabilità
Questo scritto non è una guida da seguire, ma una testimonianza
personale. Ho vissuto gran parte della mia vita in una profonda
irresponsabilità quotidiana. Non per ribellione, ma per istinto.
Quando scrivo delle mie esperienze, la provocazione è involonta
ria. Il confronto nasce spontaneo nel lettore, ma il paragone è un
limite, non una via. La scuola e la società ci insegnano a essere
“responsabili”, ma spesso è solo paura mascherata.
Fin da bambino ho percepito
quanto fosse necessario di
sobbedire. La scuola sottrae
il contatto con la famiglia, la
natura, la fantasia, per for
mare futuri impiegati respon
sabili verso capi e istituzioni.
Ho sentito presto di dover
essere una pecora nera. Il
confronto è inevitabile.
Se vivi in una zona comfort,
Io sono un capolavoro. Come te. Ma come si può esprimere
qualcosa che non si conosce? La scuola ci struttura, ma forse
tutto il sistema è una sfida per scoprire quanto coraggio sei di
sposto a usare nella caccia al tesoro di te.
probabilmente le mie parole
ti hanno già urtato. Raccon
to di paure affrontate a viso
aperto, anzi: cercate. Sono
andato incontro alle prove
per uscire dalla norma.
Questo richiede un atto pre
ciso: l’irresponsabilità. Solo
così non si resta incastra
ti nel concetto di persona
“normale”.
ARTICOLO ON LINE
TORNA ALL’INDICE
Andrea
Pietrangeli
Scrittore, musicista
creativo
L’ECOSISTEMA
DIGITALE
Andrea Pietrangeli, romano,
è un artista polifunzionale.
Ricercatore, musicista, gra
fico creativo, ha attraversa
to filosofia, spiritualità e psi
cologia per tornare al suo
sé bambino: libero, giocoso
e leggero. Ha pubblicato
sette libri, tra cui il bestsel
ler “Sticazzi - La suprema
via della leggerezza”, di
ventato anche un mazzo di
carte oracolari.
GIUGNO 2025
Oggi ci aiuta la fisica quantistica e la visione olistica: la realtà
nasce da dentro. Se hai affrontato le tue paure, è splendido.
Se non lo hai fatto, può essere terrificante. Restare legati alla
casa, al lavoro, al conto in banca, spesso significa confondere
la paura con la responsabilità.
Nel mondo si ripete che bi
sogna essere responsabili.
Ma quel coro spesso nascon
de solo la paura di vivere il
presente. Ci vuole irrespon
sabilità per aprirsi al sentire
profondo. Gettarsi nel vuoto
richiede fiducia nella vita.
Questo atto viene ripagato:
quando agisci con coraggio,
Non voglio spingermi oltre. Potrei raccontare di tre notti nel
bosco o del mio arrivo in India, dove un virus mi ha portato
vicino alla morte. Pazzie? Forse. Ma hanno ripagato. Ringrazio
l’irresponsabilità: mi ha condotto alla gioia pura, alla serenità,
allo stupore bambino, all’amore per la vita.
la paura svanisce e nasce la
forza.
Chi è incastrato nella respon
sabilità personale ha paura
della vita. Chi ha più energia
ma è bloccato si indigna, pro
testa, usa i condizionali: “bi
sognerebbe”, “sarebbe bello
se…”. Questi segnali parlano
chiaro: paura, non fiducia.
CON LA FIDUCIA NON TEMI IL DISTACCO,
IL FALLIMENTO, IL RICOMINCIARE, IL MORIRE.
E QUANDO NON TEMI
LA MORTE, SEI PRONTO A RINASCERE.
TandC
UMANESIMO 5.0
I Sistemi organizzativi
aziendali
Ogni scelta strategica di un’azienda, dalla definizione della mis
sion alla struttura organizzativa, ha un impatto diretto sui risul
tati. In un contesto così dinamico, la scelta del modello organiz
zativo giusto è un fattore determinante per il successo. Ma quali
sono i principali modelli organizzativi a disposizione delle im
prese? E come scegliere quello più adatto alle proprie esigenze?
Il Comitato Tecnico Scientifi
co ACKSD® e la Rivoluzione
Silenziosa del Lavoro
Il cambiamento corre più ve
loce della sua comprensione
e le organizzazioni non pos
sono più permettersi il lusso
della superficialità, lavorando
per inerzia perché “si è sem
pre fatto così”. Una struttura
aziendale non è un diagram
ma statico, ma un organismo
vivo: fatto di relazioni invisi
bili, culture implicite, reti di
responsabilità. Questa consa
pevolezza ha dato origine al
Comitato Tecnico Scientifico
ACKSD®, che non si limita a
leggere i segnali del presen
te, ma li decodifica e li tra
sforma in visione. Perché il
futuro è qui, adesso.
La missione è affiancare le
imprese italiane in un per
corso evolutivo che parte dal
la comprensione della loro
architettura interna, fatta di
norme, infrastrutture, rela
zioni, benessere e produtti
vità. Il Comitato nasce come
risposta al bisogno di orien
tarsi in una rete caomplessa
di normative, bisogni, tecno
logie e attese sociali.
ARTICOLO ON LINE
TORNA ALL’INDICE
Alessia
Costarelli
Ceo e Founder di ACK
Service&Design srl
L’ECOSISTEMA
DIGITALE
Membro del Comitato Tecnico
Scientifico della Federazione
Innovazione e Sostenibiltà (FIS)
®
Nata a Foligno il 1° settem
bre 1984, inizio a studiare
danza a sei anni, disciplina
che mi accompagna ben
oltre il conseguimento di
due lauree in Architettura,
culminate in una tesi speri
mentale a Dakar. La curio
sità per il legame tra luogo,
persone, comportamenti ed
emozioni mi ha spinto a fon
dare ACK Service & Design,
una start-up innovativa che
promuove nuovi modelli
culturali aziendali per mi
gliorare la qualità della vita.
L’INTELLIGENZA ORGANIZZATIVA
GIUGNO 2025
La sfida non è solo economica, ma culturale. Serve pensiero si
stemico, superare la frammentazione delle competenze. Servo
no aziende non solo produttive, ma ecosistemi in equilibrio tra
performance e dignità. Il Comitato Tecnico Scientifico ACKSD®
è composto da giuristi, psicologi, medici, ingegneri della sicu
rezza, economisti ed esperti di organizzazione.
In un’Italia produttiva frammentata, dove spesso la cultura
organizzativa è lasciata al caso, il Comitato ACKSD® rispon
de con metodo e visione. È interlocutore delle imprese e delle
istituzioni, contribuendo a un quadro normativo che favorisca
innovazione sostenibile e lavoro di qualità.
Il cuore della visione è uno
solo: la qualità della vita. Non
un principio astratto, ma una
strategia competitiva. La pro
duttività futura dipende dalla
capacità di creare ambienti
lavorativi più consapevoli,
meno stressanti, più parteci
pati. Dove la sicurezza sia un
diritto culturale e il benesse
re psicologico una condizione
strutturale. Il Comitato tradu
ce questi obiettivi in percorsi
consulenziali concreti, scala
Il futuro del lavoro si gioca
qui. Non solo in AI, digitaliz
zazione o transizione verde.
Ma nella capacità delle azien
de di apprendere. Per far
lo occorre prima osservare,
comprendere, decodificare. Il
Comitato non è solo un tavo
lo tecnico, ma una coscienza
bili e su misura. Un’azienda
non cambia solo in superficie.
Serve agire in profondità, sul
sistema nervoso dell’organiz
zazione: credenze, comporta
menti, logiche inconsce. Dove
il
consulente
tradizionale
risolve problemi, il Comita
to previene crisi, educa alla
complessità, semina innova
zione culturale. Non si limita
a chiedersi “come funziona
un’azienda”, ma “perché fun
ziona così”.
collettiva. Affermare che la
qualità della vita nel lavoro è
un diritto, e una strategia. Le
aziende non cambiano con le
parole. Cambiano con le per
sone che le pensano in modo
nuovo. E oggi, questo cam
biamento ha un nome e una
direzione.
UNA PLURALITÀ NECESSARIA PER ACCOMPAGNARE
LA TRASFORMAZIONE DELLE IMPRESE.
IN UN MONDO CHE CHIEDE RESILIENZA E INNOVAZIONE,
LA TECNICA DA SOLA NON BASTA: SERVE UNA NUOVA
UMANITÀ DELL’ORGANIZZAZIONE.
TandC
UMANESIMO 5.0
Il Peso delle Scelte
Ogni gesto, ogni decisione, ogni silenzio ha un peso. Nelle
aziende quel peso si trasforma in conseguenze concrete per i
dipendenti, per il mercato, per la crescita e il futuro. Nessun
imprenditore è esente dalle conseguenze delle proprie scelte.
Ma chi lo guida in quelle decisioni?
Ogni imprenditore che firma
un ordine, assume o licen
zia investe o taglia i costi,
non agisce mai in un conte
sto fine a se stesso bensì in
un mondo competitivo ove le
decisioni sono come pietre
lanciate in uno stagno in cui
le onde si allargano, toccano
vite, modificano equilibri e
soprattutto bilanci.
Ma chi lo sostiene in una
decisione
quando
questa
comporta un rischio? Esiste
una procedura che ti spiega
i passi da seguire quando le
azioni da mettere in campo
sono ignote? La risposta è
no, non esiste.
Esiste però l’esperienza e le
aziende che riescono spesso
sono quelle che hanno paga
to per le scelte dei propri im
prenditori e hanno cambiato
direzione.
Un’azienda non è un oggetto
statico, è un’organizzazione
viva e che muta, in cui anche
l’imprenditore più visionario
ha bisogno di confronto, di
regole condivise, di qualcu
no che gli ricordi che la “vi
sione” per definizione non è
cieca!
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L’ECOSISTEMA
DIGITALE
Sandro Rosiglioni
Manager
RH plus
Sandro Rosiglioni, impren
ditore con oltre 30 anni di
esperienza, è specializzato
nella progettazione e realiz
zazione di sistemi e tecnolo
gie per ambienti ad alta com
plessità nel settore sanitario.
Coordina una rete di impre
se attiva a livello nazionale
e internazionale, ricopre
ruoli dirigenziali in asso
ciazioni di rappresentanza
multisettoriali.
È attualmente Presidente di
un ente del Terzo Settore.
Membro del Comitato Tecnico
Scientifico della Federazione
Innovazione e Sostenibiltà (FIS)
®
GIUGNO 2025
Chi può fare la differenza nella scelta individuale è il suppor
to fornito dagli enti datoriali, quelle federazioni che non sono
semplici club ma che sono quel luogo dove la domanda diven
ta in dialogo, dove l’errore individuale può essere prevenuto e
l’esperienza diventa patrimonio. Sì, tutti quegli aiuti che all’im
prenditore, soprattutto di una PMI, servono per pianificare per
ché non tutte le aziende sono multinazionali che fanno studi a
medio lungo termine e prevedono gli andamenti del mercato.
E non c’è cultura di impresa
che tenga a far cambiare la
visione di un imprenditore se
i numeri non tornano.
E come far capire all’impren
ditore che una scelta ponde
rata è quella che prende in
esame tutti gli aspetti e non
solo quello del mero profitto
a breve termine?
Perché la soluzione facile
esiste, ma è davvero quella
giusta?
E poi ci sono gli enti bilate
rali, spesso invisibili ai più,
eppure fondamentali come le
fondamenta di un grattacielo.
Sono loro a garantire che le
scelte non siano mai dettate
solo dall’urgenza o dall’inte
Senza questi argomenti diri
gere un’azienda è come met
tersi alla guida di un’auto
senza il volante.
Ecco perché il supporto di un
ente datoriale non è un lusso
bensì l’antidoto alla miopia,
Senza un sistema che lo
orienti, che gli mostri alter
native sostenibili, rischia di
confondere la sopravvivenza
con la crescita. In realtà tutto
dipende dal risultato soprat
tutto a medio-lungo termine,
basti pensare che su 10 par
tite iva nate in Italia solo 5
sono arrivate al decimo anno
di età (dato riferito al 2024 -
fonti: Unioncamere, Registro
Imprese, Istat)
resse immediato. Che il bi
lanciamento tra innovazione
e stabilità, tra flessibilità e
diritti, tra imprenditore e la
voratore dipendente, sia il ri
sultato di un patto per la cre
scita e per il benessere.
alla pressione di scelte det
tate dall’urgenza e dalla soli
tudine dell’imprenditore. Per
ché un imprenditore senza
una rete di consulenti è come
un capitano senza bussola:
può navigare, ma difficilmen
te arriverà dove vuole.
TandC
UMANESIMO 5.0
ED È SOLO DOPO CHE L’IMPRENDITORE
HA IL QUADRO COMPLETO DEGLI ELEMENTI IN GIOCO
CHE PUÒ SCEGLIERE CON RAGIONE.
AI Act:
Nostra Responsabilità
Giuseppina
Melino
Social Media Marketer
Cosmica Digital Marketing
Social Media Marketer.
Esperta in analisi strategi
ca, creazione di piani edito
riali e sviluppo di contenuti
digitali. Specializzata in
analisi del cliente, competi
tor, copywriting, montaggio
video e grafica per i social.
Supporto i clienti nel rag
giungimento dei loro obiet
tivi
attraverso
l’ascolto
attivo, la curiosità e la cre
atività.
Chi è davvero responsabile quando un’Intelligenza Artificiale
prende una decisione? L’AI Act dell’Unione Europea, in vigore
dal 2025, non solo fornisce un quadro normativo pionieristico,
ma lancia una chiara “chiamata all’azione” a ciascuno di noi.
Non è solo una legge per sviluppatori o aziende, ma un invito
urgente a cittadini, imprese e istituzioni a plasmare un futuro
digitale etico e sicuro, assumendosi la propria responsabilità,
sia individuale che collettiva. L’IA sta ridefinendo il nostro pre
sente e influenzerà profondamente il nostro futuro, ma dietro
ogni algoritmo, ogni automazione, c’è una scelta umana. Con
l’AI Act, l’UE ha segnato un punto di svolta: un richiamo forte
alla responsabilità.
La normativa adotta un ap
proccio basato sul rischio,
suddividendo i sistemi IA in
quattro livelli: inaccettabile,
alto, limitato e minimo. Una
classificazione
che
invita
tutti a interrogarsi su quan
to e come ci affidiamo alle
macchine.
L’AI Act è un manifesto di re
sponsabilità condivisa. Stabili
sce che ogni applicazione di IA
comporta conseguenze, e ge
stirle è una responsabilità col
lettiva e ineludibile. L’Europa
non lascia spazio all’improvvi
sazione tecnologica e chiama
ognuno a fare la propria parte.
IA a Rischio Inaccettabile: Qui rientrano applicazioni che ledono
i diritti fondamentali. Sistemi come la sorveglianza biometrica in
tempo reale o il social scoring sono vietati perché minacciano la
dignità delle persone.
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ARTICOLO ON LINE
L’ECOSISTEMA
DIGITALE
GIUGNO 2025
TandC
IA ad Alto Rischio: Sanità,
giustizia, trasporti, istruzio
ne, lavoro: settori delicati
dove l’IA può avere un im
patto enorme. L’AI Act richie
de test severi, tracciabilità e
supervisione umana costan
te. Se un algoritmo diagno
IA a Rischio Minimo: Filtri
spam e traduttori automatici
sembrano innocui, ma anche
qui vale il principio della re
sponsabilità. Affidarci cieca
La Responsabilità Collettiva:
Agire Insieme per il Bene Co
mune: Coinvolge tutti gli at
tori della società nel costru
ire un ecosistema digitale
etico. Significa per sviluppa
tori e aziende sviluppare IA
con un’etica intrinseca (“pri
vacy by design”, “fairness
La Responsabilità Individuale: Un Atto Quotidiano. Si traduce
in azioni concrete per il singolo cittadino. Questo include ve
rificare le fonti, sviluppare pensiero critico, segnalare abusi/
errori e formarsi per acquisire competenze digitali di base.
IA a Rischio Limitato: Chatbot, assistenti virtuali, generatori
di immagini e testi devono dichiararsi per quello che sono.
Capire se stiamo parlando con un umano o una macchina è
una nuova forma di alfabetizzazione digitale individuale.
Quando interagisci con un chatbot, ti fidi ciecamente delle ri
sposte o verifichi le informazioni?
E i Modelli Generativi? Sistemi come ChatGPT rientrano tra
i modelli fondazionali, soggetti a norme specifiche. Le aziende
devono fornire documentazione chiara, rispettare il diritto d’au
tore, prevenire abusi. Ma ogni utente ha un ruolo cruciale e re
sponsabile: verificare, usare con criterio, segnalare gli errori.
La qualità dell’IA dipende anche dal nostro uso consapevole.
Per Aziende e Professionisti: Le imprese dovranno garantire la
conformità normativa, ma anche formare dipendenti e collaborato
ri sull’uso responsabile dell’IA. I professionisti della comunicazione
e dell’educazione hanno una responsabilità ulteriore: promuovere
una cultura digitale fondata su etica, rispetto e consapevolezza. Il
progresso non è neutro, richiede una guida etica e responsabile.
L’AI Act è una chiamata all’azione per tutti noi. L’ascolto deve
essere attivo e l’azione consapevole. La tecnologia è un rifles
so di chi siamo: sta a noi assumerci la piena responsabilità di
ciò che essa diventa.
UMANESIMO 5.0
stico in sanità suggerisce
una cura e un medico la se
gue senza verificarla, di chi
è la responsabilità in caso
di errore? L’AI Act ci ricorda
che il controllo umano è fon
damentale: il medico ha
la responsabilità finale.
mente agli strumenti, anche
quelli “banali”, può farci per
dere il controllo su informa
zioni e processi. Serve atten
zione quotidiana
by design”). Per istituzioni e
governi, creare ecosistemi
normativi e di supporto che
favoriscano lo sviluppo re
sponsabile. Per comunità e
società civile, partecipare at
tivamente al dibattito pubbli
co, promuovendo consapevo
lezza e formazione.
TandC
CONSULENTE
SPECIALIZZATO IN
GESTIONE DEL
SOVRAINDEBITAMENTO
Rete di esperti in diritto
fallimentare e gestione del
sovraindebitamento,
con
oltre 10 anni di esperienza
nell’affiancare soggetti in
situazioni di crisi economi
ca. Promotore di interven
ti etici che puntano alla
ristrutturazione del debito
e alla valorizzazione delle
risorse personali e azien
dali. La missione è garan
tire soluzioni che uniscano
rispetto delle regole e se
renità ai clienti, trasfor
mando le difficoltà in op
portunità di ripartenza.
Settore della crisi e del debito
privato
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L’ECOSISTEMA
DIGITALE
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GIUGNO 2025
CREDITO ALLE
PMI: UNA CORSA
A OSTACOLI
CASO STUDIO
Il problema
L’analisi dei dati più recenti evidenzia una drastica riduzione
dell’erogazione di credito da parte delle banche italiane verso le
imprese. In uno scenario sempre più complesso e selettivo, le pos
sibilità alternative di finanziamento sono poche, soprattutto per le
aziende di piccole dimensioni. La continua chiusura degli sportelli
fisici ha ridotto la conoscenza diretta delle imprese, sostituita da
valutazioni sempre più numeriche, basate su indicatori di bilancio.
Il rischio è che le banche, divenute grandi e distanti, abbandoni
no le PMI al loro destino. I processi di fusione e concentrazione
aumentano ulteriormente questo rischio, mentre gli interventi
regolatori faticano ad arginarlo. Il problema, tuttavia, è più am
pio e radicato e riguarda l’intero sistema di accesso al credito in
Italia, sempre più inaccessibile, e oggi diventato una vera e pro
pria emergenza nazionale per il nostro tessuto produttivo.
Le banche italiane, pur raffor
zatesi patrimonialmente, han
no ridotto l’erogazione alle
imprese, soprattutto quelle
più piccole. Le dimensioni ri
dotte e la fragilità patrimonia
le delle PMI italiane rendono
difficile per loro ottenere cre
dito in un mercato dei capitali
arretrato. L’unica parentesi
positiva si è avuta tra il 2020
e il 2022, grazie alle garanzie
pubbliche introdotte durante
la pandemia.
Oggi, invece, l’innalzamento
dei tassi, l’entrata in vigo
re di Basilea 3 e la revisione
delle garanzie hanno ristret
to ulteriormente l’accesso ai
finanziamenti. Le banche, in
assenza di solidi rating, im
pongono garanzie elevate,
escludendo molte aziende,
in particolare le start up. A
fronte dell’incertezza econo
mica, restare isolati può com
promettere la sopravvivenza
stessa dell’impresa.