AI Act:
Nostra Responsabilità
Giuseppina
Melino
Social Media Marketer
Cosmica Digital Marketing
Social Media Marketer.
Esperta in analisi strategi
ca, creazione di piani edito
riali e sviluppo di contenuti
digitali. Specializzata in
analisi del cliente, competi
tor, copywriting, montaggio
video e grafica per i social.
Supporto i clienti nel rag
giungimento dei loro obiet
tivi
attraverso
l’ascolto
attivo, la curiosità e la cre
atività.
Chi è davvero responsabile quando un’Intelligenza Artificiale
prende una decisione? L’AI Act dell’Unione Europea, in vigore
dal 2025, non solo fornisce un quadro normativo pionieristico,
ma lancia una chiara “chiamata all’azione” a ciascuno di noi.
Non è solo una legge per sviluppatori o aziende, ma un invito
urgente a cittadini, imprese e istituzioni a plasmare un futuro
digitale etico e sicuro, assumendosi la propria responsabilità,
sia individuale che collettiva. L’IA sta ridefinendo il nostro pre
sente e influenzerà profondamente il nostro futuro, ma dietro
ogni algoritmo, ogni automazione, c’è una scelta umana. Con
l’AI Act, l’UE ha segnato un punto di svolta: un richiamo forte
alla responsabilità.
La normativa adotta un ap
proccio basato sul rischio,
suddividendo i sistemi IA in
quattro livelli: inaccettabile,
alto, limitato e minimo. Una
classificazione
che
invita
tutti a interrogarsi su quan
to e come ci affidiamo alle
macchine.
L’AI Act è un manifesto di re
sponsabilità condivisa. Stabili
sce che ogni applicazione di IA
comporta conseguenze, e ge
stirle è una responsabilità col
lettiva e ineludibile. L’Europa
non lascia spazio all’improvvi
sazione tecnologica e chiama
ognuno a fare la propria parte.
IA a Rischio Inaccettabile: Qui rientrano applicazioni che ledono
i diritti fondamentali. Sistemi come la sorveglianza biometrica in
tempo reale o il social scoring sono vietati perché minacciano la
dignità delle persone.
TORNA ALL’INDICE
ARTICOLO ON LINE
L’ECOSISTEMA
DIGITALE
GIUGNO 2025