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Settore della crisi e del debito

privato

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GIUGNO 2025

CREDITO ALLE

PMI: UNA CORSA

A OSTACOLI

CASO STUDIO

Il problema

L’analisi dei dati più recenti evidenzia una drastica riduzione

dell’erogazione di credito da parte delle banche italiane verso le

imprese. In uno scenario sempre più complesso e selettivo, le pos­

sibilità alternative di finanziamento sono poche, soprattutto per le

aziende di piccole dimensioni. La continua chiusura degli sportelli

fisici ha ridotto la conoscenza diretta delle imprese, sostituita da

valutazioni sempre più numeriche, basate su indicatori di bilancio.

Il rischio è che le banche, divenute grandi e distanti, abbandoni­

no le PMI al loro destino. I processi di fusione e concentrazione

aumentano ulteriormente questo rischio, mentre gli interventi

regolatori faticano ad arginarlo. Il problema, tuttavia, è più am­

pio e radicato e riguarda l’intero sistema di accesso al credito in

Italia, sempre più inaccessibile, e oggi diventato una vera e pro­

pria emergenza nazionale per il nostro tessuto produttivo.

Le banche italiane, pur raffor­

zatesi patrimonialmente, han­

no ridotto l’erogazione alle

imprese, soprattutto quelle

più piccole. Le dimensioni ri­

dotte e la fragilità patrimonia­

le delle PMI italiane rendono

difficile per loro ottenere cre­

dito in un mercato dei capitali

arretrato. L’unica parentesi

positiva si è avuta tra il 2020

e il 2022, grazie alle garanzie

pubbliche introdotte durante

la pandemia.

Oggi, invece, l’innalzamento

dei tassi, l’entrata in vigo­

re di Basilea 3 e la revisione

delle garanzie hanno ristret­

to ulteriormente l’accesso ai

finanziamenti. Le banche, in

assenza di solidi rating, im­

pongono garanzie elevate,

escludendo molte aziende,

in particolare le start up. A

fronte dell’incertezza econo­

mica, restare isolati può com­

promettere la sopravvivenza

stessa dell’impresa.