RE-infodemia Consultant Book - N.8

In passato, lo spazio costruito rifletteva valori sociali, politici e

religiosi, stabilendo un legame diretto tra ideali e realizzazio­

ne. Oggi questa relazione è mutata: fattori esterni e immateriali

hanno ridefinito la concezione dello spazio. La complessità con­

temporanea richiede nuove metodologie progettuali che inte­

grino programmazione, gestione e flessibilità. Non basta più la

semplice costruzione fisica: il progetto deve rispondere a reti di

relazioni sociali, economiche, culturali e tecnologiche.

Il rapporto tra tempo e architettura vive oggi una crisi di iden­

tità, segnata dalla velocità dei processi, dall’immaterialità

delle informazioni e dalla simultaneità comunicativa. L’acce­

lerazione tecnologica e l’interesse verso il patrimonio storico

generano un’ambiguità spazio-temporale, dove il passato e il

presente si intrecciano. In questo scenario, lo spazio dinamico

e la mobilità diventano protagonisti, poiché il movimento in­

fluenza il nostro modo di abitare e concepire l’ambiente.

Comprendere questa evo­

luzione significa analizzare

il progressivo processo di

astrazione che ha portato a

nuove definizioni spaziali.

L’architettura

contempora­

nea deve mettere in luce il

tempo come elemento tangi­

bile del progetto, dalla fase

ideativa fino alla percezio­

Nonostante la frammentazio­

ne del tempo, l’architettura

può ancora rappresentare un

antidoto all’illusione: non solo

immagine da consumare, ma

oggetto concreto che guida i

movimenti e radica i pensieri.

Essa può essere strumento

ne degli spazi costruiti. Lo

spazio e il tempo non hanno

oggi un’unica interpretazio­

ne, ma una pluralità di signi­

ficati. L’architettura diventa

così il risultato di variabili

sinergiche: contesto econo­

mico, trasformazioni sociali,

innovazioni tecniche e identi­

tà culturali.

di radicamento piuttosto che

di estraniazione, ma per farlo

necessita di una “ricerca pa­

ziente”, lontana dalla logica

di spettacolo e mercato che

bruciano idee e spazi con una

velocità superiore alle capaci­

tà di riflessione.

L’ARCHITETTURA, COME ESPRESSIONE MATERIALE

E SIMBOLICA, È CHIAMATA A INTERPRETARE

QUESTA SOSTANZA, OFFRENDO LUOGHI

CHE RESISTANO ALLA PRECARIETÀ

E RESTITUISCANO SENSO ALL’ESPERIENZA

COLLETTIVA DELLO SPAZIO.

RICORDIAMO CHE IL TEMPO

È SOSTANZA DI OGNI VICENDA UMANA.

TandC

UMANESIMO 5.0