Nel processo percettivo vi è
una gerarchia delle fasi fisio-
logiche, che inizia con le sen-
sazioni e prosegue con le ri-
sposte motorie fino ad attivare
le aree del cervello predette
alla produzione degli ormoni
della felicità. Grazie alle re-
centi tecnologie si è riusciti a
comprendere di più il mondo
dei sistemi neurologici resti-
tuendoci immagini sul funzio-
namento del cervello in rela-
LO SPAZIO FISICO DUNQUE INFLUISCE SULLE PERSONE.
LO SPAZIO DETERMINA REAZIONI DI TIPO BIOLOGICO,
IN QUANTO IL MODO IN CUI PERCEPIAMO DETERMINA
UNA RISPOSTA NEUROLOGICA.
LO SPAZIO INTORNO A NOI È PIENO DI OGGETTI,
CHE SI TOCCANO SENZA ALCUN COINVOLGIMENTO
ANIMATO, SI POTREBBE OSSERVARE UNA PIGNA
CHE CADE IN UN PRATO, COME LA TEMPERATURA
DELLA SCRIVANIA, ATTIVANDO QUELLA CHE SI DEFINISCE
SIMULAZIONE INCARNATA (NEURONI SPECCHIO).
zione al tema delle percezioni,
emozioni, dando manforte alla
connessione tra benessere e
spazio architettonico.
E dimostrando come il sistema
dei neuroni specchio si attivi
non solo attraverso la visione
o il compimento di un’azione,
ma anche attraverso gli odori,
osservando emozioni provate
da altri, non si limita al senso
della vista, ma procede anche
attraverso il tatto, l’olfatto.
aziendali, per aumentare il
senso di appartenenza all’a-
zienda, migliorare l’aggre-
gazione, lo scambio e con-
tribuire a garantire un sano
equilibrio psico-fisico, inve-
I dati raccontano che le cattive abitudini di vita, lo stress, la se-
dentarietà stanno arrecando danni alla salute fisica ed emotiva
delle persone, quindi oltre cura della persona attraverso l’adozio-
ne di piano welfare, l’attenzione all’ambiente di lavoro costituisce
una grande opportunità di crescita per le organizzazioni. In questo
scenario di radicale e continuo mutamento, credo sia importante
investire nella la cultura d’impresa partendo dalla consapevolez-
za che lo spazio interpreta e comunica in maniera molto potente.
stendo per integrare - ove
possibile - spazi adeguati alle
pause, allo sport, ai bambini
e ad altre esigenze che rap-
presentano la componente
umana del lavoro.
CONCLUSIONI
In altre parole, nel percepi-
re un’opera d’arte, un ufficio,
ecc. simuliamo le forme, i co-
lori le proporzioni creando
una relazione empatica che
processa reazioni fisiologiche
attivando zone del cervel-
lo addette ai circuiti senso-
ri-motori, emotivi ed edonici.
Ogni contesto richiede l’ap-
plicazione di una metodolo-
gia organizzativa e funziona-
le specifica, che tenga conto
di mission, valori, tipologia
di collaboratori – con le loro
particolari aspirazioni – e di
ambiente di lavoro. Bisogna
creare un ambiente positivo
per viverlo appieno; affinché
un ambiente asettico acquisi-
sca significato, è necessario
coinvolgere le emozioni.
TandC
UMANESIMO 5.0