RE-INFODEMIA
SICUREZZA VS REDDITIVITÀ:
LA CAPACITÀ DI ADATTARSI
Nel panorama digitale che si sta delineando, l’at-
tenzione per la sicurezza deve essere un elemento
di fondamentale importanza per le imprese. Il ri-
schio che corrono è quello di non ADATTARSI, con
opportuni strumenti, a quelle che possono essere
individuate come deficienze strutturali con una ri-
percussione sulla redditività aziendale.
Migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro, si-
gnifica qualificare l’insieme delle condizioni idea-
li di benessere, salute e sicurezza dei lavoratori
attraverso l’adozione di apposite misure preven-
tive e protettive, in modo da evitare o ridurre al
minimo possibile l’esposizione dei lavoratori ai ri-
schi connessi all’attività lavorativa, agli infortuni e
alle malattie professionali.
Recenti studi hanno stabilito che l’impatto �nan-
ziario medio di una non corretta gestione degli
ambienti di lavoro corrisponde a diverse centinaia
di milioni di euro in termini di perdita della reddi-
tività aziendale, oltre ad esporre le stesse aziende
alla perdita di vantaggi in termini di competitività
rispetto ai mercati di riferimento a vantaggio dei
competitor che operano nello stesso settore.
Ma alcuni dati da cui rilevare le perdite finanzia-
rie sono principalmente riferiti ad aspetti che oggi
spesso vengono ritenuti secondari da chi decide in
azienda, che fanno crescere fenomeni quali il Quiet
Quitting (che verrà approfondito nella sezione At-
tualità di questo numero), che impattano negativa-
mente in maniera silente sul bilancio.
Per adeguare le attività aziendali a tecnologie più
moderne, che preservino dai rischi di perdite finan-
ziarie, non bisogna solo dotarsi di adeguati sistemi
informatici, ma investire costantemente sul moni-
toraggio del clima aziendale, dello stato di salute
dei dipendenti e che, con il passare del tempo e
l’uso sempre più massivo di tecnologie sempre più
avanzate, usurano la capacità cognitiva dell’aspet-
to umano. Non è e non sarà mai facile sostituire un
dipendente per come si sostituisce un pc oppure
un macchinario.
Oggi le aziende devono necessariamente investi-
re sull’ascolto dei dati per capire cosa chiedono
davvero i lavoratori per valorizzarne il talento
creando spazi sicuri per il dialogo, implementare
cambiamenti strutturali, come la revisione dei ca-
richi di lavoro e l’offerta di opportunità di sviluppo
professionale e che siano trasparenti nelle loro
iniziative di benessere, assicurandosi che non sia-
no solo mosse di marketing, ma ri�ettano un reale
impegno verso il miglioramento delle condizioni
lavorative.
Affrontare alla radice le cause del malessere lavora-
tivo non solo migliora la soddisfazione e la produtti-
vità, ma rafforza anche la reputazione dell’azienda
come datore di lavoro responsabile e attento.
Inoltre, bisognerebbe adeguare i sistemi di monito-
raggio digitale intelligenti per la salute e la sicurez-
za sul lavoro, sfruttando le moderne tecnologie, per
prevenire infortuni e malattie professionali, anche
con l’uso di dispositivi indossabili, apparecchiature
e applicazioni telefoniche che, se sfruttate a dove-
re, possono aiutare a rendere più sicuri i luoghi di
lavoro.
Questi sistemi si basano spesso su sensori e nuo-
ve tecnologie, come l’intelligenza artificiale e l’ap-
prendimento automatico, permettendo di avvisare
i dipendenti quando eseguono un compito perico-
loso, così come misurare l’esposizione ai pericoli
ergonomici e identificare quelli legati a impianti e
locali oppure per reagire o prevenire i rischi, rac-
cogliendo e condividendo i dati per identificare le
varie fonti di rischio.
Per legge, i datori di lavoro hanno l’obbligo di as-
sicurare che le valutazioni dei rischi e le misure di
prevenzione garantiscano la sicurezza e la salute
sul luogo di lavoro. Essi, però, sono tenuti anche ad
adattare i luoghi lavorativi alle esigenze dei gruppi
di lavoratori vulnerabili.
La vera s�da è quella di non sostituire le attuali
procedure esistenti, ma integrarle con i sistemi di-
gitali per migliorarne il monitoraggio a vantaggio
dei lavoratori, partendo dall’inserimento nei CCNL
adeguando le politiche di welfare per superare le
limitazioni che ne ostacolano il loro uso e rafforzare
l’integrazione.
Per tale ragione è fondamentale che il sistema di
gestione della salute e della sicurezza aziendale si
basi già su una gerarchia dei controlli affinché pos-
sano implementare e integrare questi sistemi di
monitoraggio in modo ef�cace, anche come stru-
menti di inclusione e diversità in maniera tale da
rispondere alle esigenze di specifiche categorie di
persone come lavoratori anziani, stranieri, passan-
do per quelli con disabilità e le donne incinte.
Questo è il potere delle persone.
SEMPRE AVANTI…
ANGELO MURACA
CEO e Founder
di Tecnologie e Consulenze SRLS
Consulente finanziario
Docente e formatore in ambito
dematerializzazione cartacea e firma digitale
Membro CTS della FIS
con delega alla �nanza